M.R.Padre Musone Agostino ordine dei frati minori (al secolo Francesco Musone).

M.R.P. Agostino Musone nacque in Marcianise nel 1839 (al secolo Francesco Musone). Vestì giovanissimo l’abito minoritico con il nome di Agostino, nella Provincia Riformata di Terra di Lavoro e fu uno dei giovani che più si distinsero per fervore religioso, intelligenza e cultura nello Studio Generale di S. Angelo di Nola.
Si ordinò sacerdote nel pieno sviluppo della rivoluzione italiana e si dette subito alla predicazione della parola di Dio e a l’insegnamento. Insegnò per lunghi anni belle lettere nel Seminario di Aquino e dopo il 1870 partì per le missioni dell’America del Sud, dove per 12 anni evangelizzò i popoli della Bolivia.
Alla conoscenza delle lingue classiche e del francese unì una rara competenza nell’idioma spagnuolo e divenne in questa lingua uno dei più rinomati e dotti oratori dell’America latina.
Frattanto proseguì anche colà l’insegnamento delle lingue classiche. Ritornato in Italia riprese la predicazione della divina parola tra noi e predicò la quaresima a Bari, Napoli, Roma ed in altre importanti città specialmente del Mezzogiorno.
Riprese l’insegnamento letterario ed ebbe dalle supreme autorità dell’Ordine la patente di Lettore Generale di belle lettere.
Nella commemorazione di Cristoforo Colombo, tenuta dall’Ordine francescano nel Collegio internazionale di S. Antonio (Roma), fu ammirato un suo inno che fu musi¬cato e cantato nel giorno solenne delle feste. Aveva uno stile forte e puro e componeva eleganti versi in latino e in italiano. Fu eletto spesse volte Definitore e Custode della Provincia; fu direttore del Collegio Serafico a Capodimonte e lungamente Prefetto degli Studi. Nel 1895 fu mandato dal Generale P. Luigi da Parma Visitatore e Commissario Generale nell’allora Riformata Provincia di Principato, dove presedette quel Capitolo Provinciale.
Poco dopo fu chiamato a Roma in qualità di Penitenziere in S. Giovanni a Laterano. Col decreto Nulla fortassis della unione delle provincie meridionali fu scelto a Ministro Provinciale col difficile compito di cementare anche la fusione delle anime e di pacificare le diverse famiglie francescane che in forza delle nuove disposizioni veniva ad immediato contatto dopo molti secoli di divisione.
Nessuno più di lui era adatto a questo nobile e difficile scopo.
Dotto, buono, ingenuo come un fanciullo, di profonde convizioni morali e religiose, facile al perdono, imparziale e venerato dai giovani, il P. Agostino si pose al lavoro e vi spese tutte le sue inesauribili energie.
Con una bellissima lettera circolare egli spiegò lo scopo dell’unione delle Provincie ed esortò tutti alla fraterna unione dei cuori.
Dinanzi a lui non vi erano differenze di colori e di origini, ma egli amava tutti, utilizzava tutte le energie, pensava al bene di tutti i conventi. Durante il suo Provincialato furono acquistati con la stessa premura il convento di Giugliano e quello di Marigliano, quello di Afragola e riscattato da oneri quello di Marcianise.
Nel 1905 dopo la visita compiuta dal P. Salvatore Spada della Provincia di S. ntonio di Bologna, nei Capitolo tenuto nel conven.to di Marcianise in prossimità delle feste pasquali, il P. Agostino fu rieletto a Provinciale e si dette subito a riorganizzare la Provincia.
Nel Capitolo del giugno 1908 fu eletto Custode. Mori 27 marzo 1909.
Dalla Storia della famiglia minoritica Provincia Napoletano di S Pietro ad Aram di P. Cirillo Caterino.
Fu il nipote dei Sacerdoti Musone.
Cfr il Volume Il Convento e la Chiesa di San Francesco d’Assisi in Marcianise 1612-1962 a cura del Superiore P. Giuliano Polimeno.

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