
Il prof. Giacomo Lignana invita Federico Quercia ad esprimere un Suo pensiero politico circa la questione italiana del 1866: L’Assemblea Disciolta – Lo Stato e La Chiesa – Le Nuove Elezioni.
Il Quercia pubblica in un importantissimo opuscolo (1) questa lettera
All ’illustre Professor Lignana
Voi volete che io vi dica la mia opinione intorno alle presenti nostre condizioni, ed io intendo mandarvela per istampa. Acciocchò non solo voi, ma gli altri sappiano le mie credenze politiche. Vecchie e costanti credenze, nondimeno revocate in dubbio a’nostri giorni da chi non n’ebbe mai alcuna.
Viviamo in tempi grossi: in Italia non vi è ormai un solo uomo di cui la reputazione sia rimasta illibata.
Sembra che ogni cosa tentenni, ed in tanta confusione di uomini e giudizi, a me par debito di ogni cittadino manifestar la propria opinione, e manifestarla com’è, senza veli e senza reticenze.
Un bene se ne avrebbe: si distinguerebbero così gli amici dagli avversari di un concetto politico, e il criterio degli elettori non anderebbe errato.
Per ingannare oggi gli elettori si usa una malizia si confonde la ragione che ha indotto il ministero a sciogliere l’assemblea de’deputati, con la Legge sulla conversione dell’Asse Ecclesiastico. Son due cose congiunte ma non confuse.
Io vi aprirò l’animo mio, vi esporrà il giudizio che mi son venuto formando e dell’Assemblea disciolta e della Legge sull’Asse Ecclesiastico. La mia opinione è poca cosa, una schietta. La divulgo, perchè si sappia ciò che io ne pensi, e perchè siamo pervenuti in tempi siffatti che ogni cittadino dovrebbe andar per via portando scritto in fronte i suoi pensamenti politici. Così altri alle spalle potrebbe ridersene o rallegrarsene, ma almanco con una qualche apparenza di ragione.
Capua 20 Febbraio 1867.
Vostro Federico Quercia
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Giacomo Lignana, nacque a Tronzano Vercellese il 19 dic. 1827, morì a Roma il 10 febbr. 1891. Professore di Filologia comparata all’Università di Napoli dal 1861 al 1871, quindi di Storia comparata delle lingue classiche e di Sanscrito all’Università di Roma.Nel 1867 inaugurò l’anno accademico all’Università di Napoli. Cfr B. Croce, Appunti per la storia della cultura in Italia nella seconda metà del secolo XIX, I, La vita letteraria a Napoli dal 1860 al 1900, parte I, in La Critica, VII [1909], p. 346
(1) F.Quercia, L’ATTUALE QUISTIONE – L’Assemblea Disciolta – Lo Stato e La Chiesa – Le Nuove Elezioni, 1867.
cfr. Donato Musone, Federico Quercia, Un’Eco del Sud per l’Unita’d’Italia- Storia e Letteratura, (uno dei padri della scuola postunitaria). Collana Risvegli Culturali n.7- Serie Storia Civile di Marcianise, II volume. Edizione 2013 (in stampa)