89°ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELL’AERONAUTICA MILITARE – Patrio Omaggio al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – le Testimonianze Culturali di Raffaele Musone: gli Aviatori Bleriot e Chavez.

Raffaele Musone

Il Legame tra la provincia di Caserta e l’Aeronautica Militare affonda le sue radici nel tempo e quest’anno compie ottantanove anni, fondata nel 1923,   anche  a Caserta nello stesso anno fu costituita la Corporazione dell’aeronautica  e l’Aviazione divenne Arma autonoma con il funzionamento della propria Accademia presso quella navale di Livorno, tre anni dopo, con la soddisfazione e l’entusiasmo dei casertani, l’Accademia Aeronautica si distacca dalla navale e si insedia a Caserta nella sede della Reggia, e il 16 ottobre 1926, con l’arrivo della bandiera inizia per Caserta un’era ricca di eventi. Tra i ricordi e testimonianze: il primo museo storico dell’Aeronautica, che raccoglieva nella Reggia trofei e materiali commemorativi di tutte le specie; delle visite ufficiali a Caserta di tanti illustri personaggi italiani e stranieri.

Terra di Lavoro ha inteso ricordare con orgoglio questo anniversario, che segna un’altra tappa di un rapporto speciale, esempio di perfetta integrazione tra il territorio e l’Aeronautica e le Istituzione in particolare, oggi, quella del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per questa occasione si ripropongono i versi del poeta Raffaele Musone, letterato marcianisano di fama nazionale, poeta degli aviatori, figura che racchiude nella sua vita e nella sua opera il connubio tra la nostra provincia e l’aviazione. Un’antica tradizione accompagna quindi la presenza dell’Aeronautica militare in Terra di Lavoro, una lunga storia che tutti siamo chiamati a difendere e valorizzare (D.M.).

 PER  IL VOLO DELL’AVIATORE BLERIOT A TRAVERSOLA MANICA IL27 LUGLIO 1909

                                                              Nil  mortalibus orduum est

                                                             Horat. L. od.III

 Fama antica correa che in sulle penne

Dedalo tragittò l’aerea via;

Dalle spiagge cretesi egli fuggia,

E il volo sopra i cuman poggi rattenne.

 Sogni e favole fur ma non si astenna

Di perigliarsi l’uomo che tutto ardia;

Ciò che solo a sperar parve follia

Provando e riprovando, alfin  l’ottenne

Ecco si aderge sull’aereoplano

Conquistator dell’etra, e come alato

Sopra i monti e sul mar vola lontano

A mirarlo così battere l’ali

Novellamente il grido è risonato:

Arduo non si può dir nulla ai mortali

ALL’AVIATORE GEO CHAVEZ

Che il dì  24 Settembre dopo aver trionfato delle Alpi

Sorga la pietra di memoria, e attesti

L’eccelsa impresa ai più tardi nepoti;

Sono già dell’Alpi i culmini remoti

Aperti ai voli umani, e manifesti.

Trionfando dei turbini molesti

Il velivolo varca i balzi ignoti

Dal gran Sempione, e mille sguardi immonti

Pendon mirando i voli agili e presti.

Ardito volator, che mai vedevi

Lorchè varcasti quelli picchi estremi

Vestiti del candor di eterne nevi?….

Ei tace, vincitor da morte vinto;

Pur volge all’Alpi i suoi  sguardi supremi,

E giace in vision di gloria estinto.

 

Raffaele   Musone   Marcianise (1839-1917)  Preside del Liceo Giannone di Caserta Professore nel Liceo Arcivescovile di Capua – Preside degli Studi del Seminario Campano Canonico Teologo della Collegiata di Marcianise – Primicerio e Arcidiacono della Cattedrale di Capua  –   dal Libro “Le voci del Mio Cuore” Ed.Cogliati Milano 1909 di R.Musone pag.189, 223; cfr: Biblioteca del Museo Campano di Capua: le opere letterarie di Raffaele Musone .

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