il Venerabile Giacomo GAGLIONE  (nato il 20 luglio 1896- morto il 28 maggio 1962), Terziario Francescano, Fondatore dell’Apostolato delle Sofferenza,   ci racconta  alcuni episodi collegati al nostro Crocifisso.  Questi episodi  rendono il nostro Giacomino  più caro a noi marcianisani.    “25 luglio 1896. E’ la festa del Crocifisso a Marcianise.  Il padre di Giacomino volendo battezzare il figlio in quel giorno solenne, scorrendo il giornale scopre che è anche il giorno di San Giacomo e dice alla moglie: << Guarda che coincidenza! Il nostro Giacomino si battezza proprio nel suo onomastico! OGGI è S.Giacomo >> Questo nome, insieme con Nicola, Salvatore, Maria gli viene imposto al momento del battesimo nella chiesa parrocchiale S.Maria Assunta dei Pagani.   Amministra il battesimo don Tommaso Picazio, dotto e zelante sacerdote, amico di famiglia. 

 Non ci si deve spostare molto dalla Casa Gaglione per il battesimo, in quanto la Chiesa parrocchiale dista da essa solo l’ampiezza della strada che le divide. Nel 1904, ad otto anni, riceve la prima Comunione,, non in parrocchia, ma nella chiesa di San Francesco, detta di San Pasquale, dove nel 1912, riceverà anche la Cresima.  Venticinque luglio, festa di San Giacomo. Venticinque luglio, festa del Crocifisso, a Marcianise.  Quest’unica data nel piano di Dio ha tutta una logica misteriosa. E si presterà anche a battute negli anni dell’adolescenza di Giacomino: << Auguri, auguri, Giacomino! >> fa un amico. << Ma perché ti fanno questi auguri ? >>…ribatte un altro, e come per scusarsi dice: << Ma tu non ti chiami Crocifisso; ti chiami Giacomo e oggi è il SS. Crocifisso>>.   L’altro episodio degno di nota si riferisce quando nell’agosto del 1923 viene esposta in alcune chiese di Caserta la reliquia (il braccio) di S.Francesco Saverio, e apprendiamo che “.. Giacomino  accompagna la reliquia del santo anche nel Duomo di Marcianise, dove resta in preghiera per l’intera notte del 23 agosto. Così, davanti al Crocifisso e davanti alla reliquia di San Francesco, entra ancor più nel piano amoroso di Dio come un crocifisso missionario o un missionario crocifisso. Ha seguito il braccio del Santo già dai primi di agosto ad Aversa e lì è iniziata per lui una continua grazia missionaria che trova nel Duomo di Marcianise il suo culmine. Ad Aversa una donna grida alla folla e prega per lui forte: << Madonna mia, fagli la grazia ! >> Ed egli annota: <<La mia piccola croce sentì la gioia di tutti i cuori, si innalzò con essa, sì offrì alla gioia di tutti per la necessità di amara.        E la gioia fu perfetta e dolce, sanguinante ed eterna >>.  E aggiunge ancora: << Guarire perché ? Per rientrare negli angusti limiti della umana sufficienza, se ci è dato di vivere l’immenso tutto ?..>>   

(Marcianise 14 aprile 2012, a cura di Donato Musone e Giuseppe Campomaggiore da Capodrise).

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