I Padri Francescani ritornarono a Marcianise 255 anni fa.

Marcianise ha una Storia Patria meravigliosa; è importante che si inizi un nuovo percorso educativo, quello di far riaffiorare ricordi storici in certi momenti particolari della vita della nostra comunità.Questi ricordi servono a farci comprendere che il presente è frutto di un passato, lieto o triste che sia, e oltre a contribuire a una conoscenza culturale, possono essere motivo di esempio e/o di sprono per chiunque abbia a cuore la propria comunità.

A tal proposito riporto uno dei ricordi importanti della nostra storia ed orgogliosa marcianisità.

Tra il 1753-54; 255 anni fa, un Sindaco di Marcianise di nome Antonio Tartaglione fu Geronimo, insieme agli Eletti (Assessori Comunali) Tommaso Rossano e Francesco Tartaro fu artefice  del ritorno dei Padri Francescani nel Convento di San Francesco d’Assisi di Marcianise, soppresso per  motivi climatici, cento anni prima.

Il Sindaco Antonio Tartaglione non si risparmiò,  infervorandosi quando  << Per tutto il Regno si sparse la fama della santità dei religiosi di S. Lucia al Monte. Era essa specialmente più viva nel Casertano, tra Piedímonte e S. Maria di Capua, dove, nei nuovi conventi alcantarini vivevano grandi Servi di Dio. Su di loro aveva brillato come astro di prima grandezza l’isclano P. Giovan Giuseppe della Croce. Morto nel 1734, saliva agli onori degli altari nel 1789, ma in vita, abitando nel convento di S. Bonaventura nella vicina S. Maria di Capua,…>>

L’allora Sindaco si domandò: << Come non insistere per avere i suoi figliuoli spirituali (Padri Alcantarini) nell’antico convento di S. Francesco di Marcianise, che loro spettava?>>

Ascoltando ed interpretando i sentimenti religiosi del popolo, con caparbietà, attraverso atti amministrativi ottenne che i Padri Francescani Alcantarini ritornassero a Marcianise,

Egli è considerato dalla storia Artefice principale della fondazione alcantarina a Marcianise, dovette, infatti, lottare dal 1753 fino all’estate del 1754 per superare i gravi ostacoli; meritò, per questo, a chiesa finita, una lapide marmorea murata in alto a sinistra  nella cappella di S. Antonio, come si può tuttora ammirare.

Inoltre, per questa grande impresa i Padri Francescani concessero anche la sepoltura di Famiglia  nella Cappella, e fu , tra l’altro, nominato  Procuratore del Convento, perchè non si risparmiò, nè a fatiche nè a danaro per la riapertura del convento. (cfr il Volume <<Il Convento e la Chiesa di S,Francesco d’Assisi in Marcianise, 1962 a cura del Superiore Padre Giuliano Polimeno).  Donato Musone

Estratto  del programma  pubblicato su sito caffè procope.

Oggi, Domenica ,17 maggio 2009, festa di San Pasquale,  è possibile visitare nell’interno  della Chiesa, le tele dei pittori del Settecento napoletano, quali Francesco De Mura, Vincenzo De Mita ed Evangelista Schiani.  Per l’occasione sarà inoltre esposto per la prima volta il dipinto del famoso pittore cilentano Paolo De Matteis, “La visione di Sant’Antonio”. Dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 18:00 sarà possibile inoltre conoscere gli antichi libri e manoscritti appartenenti alla biblioteca francescana del complesso marcianisano.
Ad arricchire il programmma curato dalle associazioni locali Grism e Capitrisi sarà una mostra di foto d’epoca ritraenti antichi momenti di piazza Buccini ed immagini di vita quotidiana del quartiere di San Pasquale.  A completare l’iniziativa organizzata per questo prossimo fine settimana sarà lo scambio di giocattoli che ogni bambino potrà compiere durante la mattinata presso il chiostro della Chiesa di San Francesco. Attraverso tale iniziativa, ogni bambino potrà riciclare il proprio giocattolo, ovvero metterlo a disposizione di altri bambini e prenderne uno tutto per sé.

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