Il Sacerdote pedagogista e letterato prof. Raffaele Musone, pur venerato per la sua vasta cultura, che lo pone in primissima linea tra i letterati , è un “pedagogista scomodo,” il suo eco culturale è in oblio ed è poco conosciuto;
il Musone, ebbe il coraggio di pubblicare nel suo volume le “Conferenze Pedagogiche 1896” (pagg. 42 e 43), questi pensieri educativi: “Si lamentano in tanti paesi le soperchierie di certi tirannelli che nemmeno in questi tempi di riconosciuta civiltà la finiscono di affliggere l’umana famiglia. Si fa man bassa del popolo, lo si spreme nei frutti del proprio sudore, si commettono illegalità, si lascia dominare l’arbitrio del prepotente che affoga i sospiri con i compri suffragii e le aderenze su larga scala. Il popolo in tali condizioni tutto addossa al governo, e impreca i tempi presenti e fa invettive contro le Autorità politiche, le quali molte volte vivono al buio di queste iniquità. Ma fate voli la luce, educate i figli del popolo all’arma terribile ch’è la penna, a saper mettere in iscritto, a informare le alte Autorità, a invocare la giustizia, a pubblicare i torti e le offese, ad avere almeno queste soddisfazioni. Le anime oneste, informate a sentimenti di rettitudine, non mancano mai di chi tiene ai suoi fianchi la legge e la giustizia, ed un paese intero si vedrà redento dalla ferree catene di un Signorotto”.