Nacque nel 1826. Fu Avvocato di grande reputazione del foro di S. Maria C.V. ove fissò la sua prima residenza; quivi signoreggiò primo tra i primi per l’eloquenza affascinante e vigorosa, per la profonda dottrina e per la portentosa versatilità del suo ingegno.
Diede alle stampe parecchie pubblicazioni giuridiche di singolar valore, tra cui un trattato intitolato: Osservazioni sulla Morale e sul Diritto in cui si ammira il profondo conoscitore ed il sapiente interprete delle dottrine giuridiche, che alla ipocrisia di una morale convenzionale sostituisce la sincerità e le esigenze di una morale umana.
Pubblicò inoltre un volume intitolato Poesie Varie pei tipi Floriana di Napoli nel 1846, in cui si coglie a piene mani la facile vena poetica e la fervente anima di artista; pagine vibranti di giovanile entusiasmo.
Per ragioni politiche, essendosi messo troppo in evidenza, quale assertore di principi liberali, nella fortunosa parentesi in cui il Re Borbone dette prima la costituzione e poi la ritirò, fu costretto a sottrarsi all’ambiente in cui aveva troppo operato e nel 1850 si ritirò a Marcianise, ove raccolse larghe simpatie, come attestato alle sue grandi virtù.
Successivamente fu eletto Sindaco di Marcianise e Consigliere Provinciale di questo Mandamento e dalla sua intelligente e complessa attività la Città nostra trasse grande benessere.
Egli amò soprattutto far rifiorire le nostre scuole primarie, prima fonte di civiltà e progresso; nel 1866 fece concedere un ettaro di terreno dal Comune, ed ottenne la definitiva sistemazione della nostra ferrovia in prossimità dell’abitato; nell’istesso tempo fece iniziare la costruzione della Cappella Municipale nel nostro Cimitero, completata poi dal suo successore Sindaco Gaglione.
La morte però lo colpì nel meglio della sua poderosa attività, quando nel suo fervido entusiasmo aveva mostrato tutto il suo tenace proponimento di dedicarsi al miglioramento della nostra Città.
Morì a 52 anni il 15 Dicembre 1879. Fu padre di Alfonso, stimatissimo Avvocato deceduto pochi anni or sono a Caserta.
Nota di aggiornamento a cura di Donato Musone
Cfr. Emeroteca del Museo Campano di Capua . Al giornale Eco della Campania collaborava l’avv. Giuseppe Musone (1826-1879) che all’epoca esercitava a S. Maria C.V., e sul primo numero dello stesso giornale ( 10.2.1848) egli scrisse un ode dal titolo Il Risorgimento d’Italia.
Il Giuseppe Musone ebbe come maestro all’università di Napoli il famoso giurista Domenico Capitelli, deputato al primo Parlamento napoletano ed assertore dei principi liberali insieme ad altri patrioti. In alcuni versi del Musone dedicati al Capitelli nel Libro Le Poesie Tip. Floriana , Napoli 1846, a pag…. scriveva: Al chiarissimo Avvocato D. Domenico Capitelli
Arditivo il guardo, e più per l’aer poggi
Tu sul mio primo giovanil sentir
Di levar gli occhi tuoi mi festi dono
Tu gli alti giochi, e i sacri penetrali
M’additavi di Scienza, ed inesperto
Per l’Ardua via tu m’infrancavi. E il core
Mi scotea la speranza dell’altezza.
Ulteriori testimonianze su Giuseppe Musone sono riscontrabili nel volume di Domenico De Francesco (a cura) La provincia di Terra di Lavoro – Amministrazione Provinciale di Caserta, 1961 A rigurado così troviamo trasferitosi, per l’esercizio della sua professione, nella città di S. Maria C.V. fu tra i maggiori avvocati di quel foro. Diede alle stampe numerose pubblicazioni giuridiche, tra cui un trattato del titolo osservazioni sulla morale e diritto, (…) Per i suoi principi liberali, apertamente manifestati, subì, dopo i noti eventi del 1848, continue persecuzioni dal Borbone.