Adulescens tredecim annorum, summo amore ad catholicas scholas incensus, totum studiorum curriculum exegit in seminario metropolitano Capuae sito. Erat omnibus affabilis ingenii docilitate cum magna bonitate coniuncta, animus litterarum studio rebusque divinis praecipue intentus.
Frontespizio del libro di Nicola De Paulis, Cenni Storici della Città di Marcianise e dei suoi figli Illustri, 1937 a cura del Municipio di Marcianise, Doc. Donato Musone, 2012.
Nicola De Paulis (Avvocato), (1890-1971), Cultore di Storia Patria. Scrisse nel 1937 un importante e pregiato libro dal titolo “Cenni Storici della Città di Marcianise e dei suoi figli illustri“.Per tale opera ancora oggi Nicola De Paolis merita il plauso incondizionato e la viva riconoscenza dei cittadini di Marcianise. Nella prima 1^Edizione del libro“Cenni Storici della Città di Marcianise e dei suoi figli illustri” pubblicata a cura del Municipio di Marcianise nel 1937, la seconda parte del libro è dedicato ai “Figli Illustri di Marcianise” e Nicola De Paulis in primis rende omaggio al Canonico Prof. Paolo Tartaglione (Marcianise 1817-1893), in quanto già aveva iniziato a scrivere le biografie degli Uomini Illustri di Marcianise che furono depositate alla Mostra Didattica Provinciale nel 1878 con menzione da parte dell’ onorevole Giury della Esposizione;
Ins. Andrea Galantuomo (Marcianise 1937-2008), Consigliere Comunale e Assessore. Foto Famiglia Galantuomo.Coll.D.Musone, 2012
Andrea Galantuomo, (Marcianise 1937-2008), Insegnante, Consigliere Comunale dal 1981- 1993, varie volte nominato Assessore del Comune di Marcianise, fu un accorto, sensibile e gagliardo amministratore attraverso il quale con inedite iniziative ci ha lasciato una indelebile testimonianza del suo profondo amor patrio verso la comunità marcianisana .Tra le sue molteplici iniziative, un ricordo particolare merita il volume pubblicato a cura di Andrea Galantuomo, Assessore alla P.I. dal titolo “Prima Manifestazione interscolastica Città di Marcianise”, Raccolta di Poesie e Prose, 1988 di pp.206, che riporta numerosi componimenti svolti da alunni, scolari e studenti delle scuole di Marcianise; oggi questi scritti si rivelano importanti “gocce” di conoscenze di storia locale ed ambientale e la raccolta, nell’intento del suo promotore, anticipa quel raccordo tra scuole e territorio che è uno dei princìpi fondamentali della scuola moderna.
Firenze 1876 parte di una lettera di Domenico Musone scritta al fratello Raffaele
Uomo di profonda cultura, Domenico Musone con i suoi scritti e la sua oratoria ha segnato in modo indelebile il tessuto ecclesiale e laico di Terra di Lavoro nella seconda metà dell’800. Nell’analizzare la figura si ha l’immediata impressione di trovarsi di fronte a una personalità di singolare rilievo e originalità, ricca di valore passionale e di genialità intuitiva. Dalla sua limpida e calma potenza ragionativa, deriva la chiarezza, l’armonia, la coscienza della sua missione civile e religiosa di letterato e umanista. Insieme alla genuinità e alla forza del sentimento che informano la sua parola, oltre che ad una profonda coscienza dei valori della storia, il Musone si mostra straordinariamente sensibile alla suggestione degli ambienti d’arte e delle memorie e di epoche passate.
Autore: Luca Palermo
Titolo: Raffaele Uccella. Scultore. 1884-1920
Presentazione della Prof.ssa Gaia Salvatori,Seconda Università degli Studi di Napoli
Descrizione: Volume 17 cm x 24 cm pp: 186
Con nr. 71 Illustrazioni Colori.
Litonew s.a.s. di Napoli
Editore: Collana Risvegli Culturali , 2012
ISBN 9788890540233
Collana Risvegli Culturali, Presenta Mercoledì 23 Maggio 2012 ore 10,30 presso Aula Magna del Liceo Classico-Scientifico “Federico Quercia” di Marcianise il volume monografico di Luca Palermo “Raffaele Uccella. Scultore. 1884-1920. Interverranno Prof. Diamante Marotta Dirigente Scolastico Liceo “F. Quercia”, Donato Musone Direttore della Collana Editoriale Risvegli Culturali e l’autore Dott. Luca Palermo Dottorando di ricerca presso la Facoltà di Lettere…
Marcianise, ricollocazione del Monumento ai Caduti della Grande Guerra (1915-1918). XVI E.F. (1937) - Foto D.Musone DSCN3644
Dal volume “Cenni Storici della Città di Marcianise e dei suoi figli Illustri” di Nicola de Paulis 1937, p.164, 165 e 166. Ristampato a cura dell’Amministrazione Comunale nel 1966. Riportiamo: “Per coronare degnamente questa celebrazione di Spiriti Eletti, sento il dovere di rivolgere il pensiero memore e devoto ai nostri caduti nella grande guerra di redenzione, e di elencarne qui appresso i nomi. Essi immolarono la loro fiorente giovinezza, e versarono il loro sangue generoso per la Patria nostra come lievito di grandezza e di gloria. Essi vivranno nel nostro culto religioso per sempre, ed i loro nomi saranno benedetti dalle più lontane generazioni. Dalle ombre della morte, i loro riarsi volti ci appaiono come trasfusi in un’aureola di gloria, e la loro gran voce parla, irradiando nei secoli e nello spazio, l’eterno grido della vittoria.
Foto: Marcianise, Monumento Caduti in guerra 1^Guerra Mondiale 1930. cfr .Opuscolo "Marcianise Ieri e Oggi", Realizzato da F.Scialla, G.Andrisani, S.Delli Paoli e A.Gentile, a cura del Comune di Marcianise,1986, Sindaco Antonio De Martino.
SIGNORI, Questo giorno e per noi solenne e memorando. Oggi la nostra Città dedica un degno Monumento in onore dei suoi militari, che, valorosamente pugnando; caddero nell’ultima ma grande guerra. Essi caddero, ma assicurarono alla Patria la più splendida vittoria finale, e ne vendicarono i giusti dritti per lunga serie di anni conculcati, Io godo nel vedere tanto numeroso popolo presente alla inaugurazione, anzi l’animo mio esulta nell’ammirare tanto fervido entusiasmo.Marcianise durante la guerra ha sempre adempito i suoi doveri civili e religiosi verso i combattenti, specialmente quando il telegrafo recava l’annunzio di vinte battaglie, quando l’Austria firmava le umilianti condizioni di pace e quando l’Italia glorificava tutti i caduti nel Milite Ignoto. In quei giorni i cittadini corsero prima al tempio per ringraziare Dio e pregare per i soldati morti sui campi e dell onore, e poi nel celebrarono civili cortei e pubbliche commemorazioni. Ed anche ora é stato nostro speciale pensiero di benedire il Monumento, e con la santa benedizione abbiamo implorato da Dio di concedere la celeste corona di gloria, ai valorosi caduti, come noi 1i abbiamo glorificati con la simbolica, corona civile.