Dopo quasi un anno e mezzo dalle Elezioni Amministrative del 2009, il presidente dell’Associazione Risvegli Culturali Donato Musone, invoca il rispetto del Programma politico amministrativo del Sindaco Antonio Tartaglione che insieme ai partiti della sua coalizione aveva sottoscritto nel giugno del 2009: la nomina del Difensore Civico.
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Nel 1802 il Prof. DOMENICO COTUGNO indirizzava un Elogio al Professore di Medicina GIUSEPPE PETRUOLO per la Sua Opera.
GIUSEPPE PETRUOLO, professore di medicina nasce a Marcianise e mori nel 1849 all’età di 80, la sua pubblicazione dal titolo «Trattato delle malattie solite ad attaccare gli abitanti di Marcianise>> pubblicata nel 1801 a Napoli.
Il Percorso Storico delle Ricerche
Spesso le ricerche ci riservano delle inattese sorprese. Dopo aver appreso dal “Catasto Onciario della Terra di Marcianise, 1754” che Ludovico de Majo era nato a Marcianise ed era il fratello maggiore di Paolo, nell’approfondire le indagini sul pittore, ho scoperto l’esistenza di due tele di Ludovico nella chiesa dell’Annunziata, documentate nella Platea dell’A.G.P. del 1722, oggi purtroppo andate smarrite. Le prime notizie sulla vita di Ludovico mi hanno indotto a conoscere la sua opera, più in generale l’arte del ‘700 napoletano, e a consultare alcune significative pubblicazioni sul nostro pittore, tra cui quella del prof. Camillo Gasbarri da Chieti e quella del prof. Salvatore Brugnano (quest’ultimo ha scritto invece sul fratello Paolo).
Attraverso ricerche finalizzate per il recupero delle conoscenze storiche, culturali e delle tradizioni riguardante Marcianise, il Mattino dell’ 11-12 Settembre 1897 pubblicò su Marcianise, nella Rubrica “Corriere Meridionale”, che in occasione della festa della Madonna della Libera che si venera in un chiesetta campestre non molto lontana dal paese abbiamo avuto anche noi la nostra PIEDIGROTTA in miniatura.
POPOLAZIONE
Durante la formulazione dei Catasti Onciari della Terra di Marcianise, alcune famiglie dichiarano di vivere nobilmente e civilmente, vivendo del proprio come professionisti o con l’industria in affitto di Lagni, negozia di animali, della macellazione degli animali, molti erano artigiani, ma la maggior parte erano braccianti e pettinatori di canape. Il 40% circa della popolazione abitava in case di proprietà. Ai vertici della scala sociale si affermarono alcune famiglie le cui origini appartenevano al mondo agricolo. Queste avviarono successivamente i propri figli a svolgere altre professioni e, grazie anche ai privilegi degli ecclesiastici «in casa», riuscirono a sfruttare varie opportunità, diventando nel tempo una ricca borghesia agraria. Molte di queste famiglie, successivamente, si trasferirono in altre città del Regno, come le famiglie Giglio, Zoccoli, Caprio, Cipullo, Falcone ed altre ancora. In compenso nella Terra di Marcianise si stabilirono ulteriori famiglie provenienti da altri Casali, certamente per la fertilità del terreno e per un certo benessere assicurato dalla presenza di istituzioni assistenziali. Nel 1754 risultano registrate nel Catasto Onciario persone provenienti dai Casali di Capodrise, Recale, Torre di Caserta, Falciano, S. Benedetto, Pozzovetere (Stato di sopra Caserta), Puccianiello di Caserta, Centurano (Stato di Caserta), Ercole, Casolla, Tredici di Caserta, Masserie, Capua, Maddaloni, Macerata, Terra di Caivano, Terra di Crispano, Terra di S. Maria Maggiore di Capua, Cardito, Frattapiccola, Frignano Maggiore, Caturano, Casandrino, Curti, Casanova, Napoli, Aquila, Campobasso ed altre località ancora.
METODO DI GOVERNO DI MARCIANISE IN EPOCA BORBONICA
Nel 1734 Carlo III di Borbone cambia il metodo di governo a Marcianise, i capi famiglia di ogni piazza (Piazza Puzzaniello, S. Simeone, Pagani, S. Angelo,dentro La Terra, Carzano, Li Pauli) dovevano eleggere, davanti al Caporuota Delegato di Capua, tre Deputati per ogni Piazza, favorendo così la creazione di una assemblea di ventuno delegati che a loro volta, con voti segreti, eleggevano un Sindaco e due Eletti, e in più gli Amministratori di Luoghi Pii. Il governo della città durava un anno e qualche volta, in caso di eventi particolari, per più anni, sempre, sottoposto al benestare del Governatore di Capua.
UNIVERSITA’ DI MARCIANISE – Occorre precisare che anticamente l’Università era il nome con cui si designavano i Comuni del Regno delle due Sicilie, che potevano essere alle dirette dipendenze della Corona o infeudati. L’Università di Marcianise risultava infeudata con la città di Capua fin dal 1200, come risulta da alcuni atti e scritture conservate nell’Archivio di Capua e Napoli, riportate nel libro dello storico Gabriele Jannelli.
Le famiglie furono censite come naturali cittadini dipendenti dalla Camera Marchesale di Trentola. La rivela fu presentata da: Andrea Maruotto, Angelo Santoro, Antonio Tartaglione, Biase Manno, Carlo di Leva, Carlo di Sivo, Crescenzo Mangiacapra, Domenico Letizia, Eredi del fu Pandonio Santonastaso, Felice Mangiacapara, Francesco Maruotto, Felice Mangiacapra, Gio. Battista Marino, Lorenzo Mangiacapa, Salvatore Silvestro e Carlo Grandiello, queste famiglie di Trentola e Loriano, che avevano esercitato gli usi civici, come lo ius pascendi, legnandi ed altri ancora, fu assegnata la relativa quota di terreno a seguito della Leggi sulla eversità feudale.Cfr. Donato Musone, Storia Civile di Marcianise, pag.17. Ai cittadini della Camera Marchesale di Trentola e Loriano fu assegnato dai Marchesi Alamanni ( 1) di Firenze le quote di terreno.
(1) PER SAPERNE DI PIU’ cfr. internet SIUSA. Luogo: Firenze sec. XIII – 1795. Andrea di Vincenzo Alamanni ottiene i titoli di barone di Loriano e di marchese di Trentola. Il titolo di marchese fu confermato dai motupropri granducali di Giangastone de’ Medici a Vincenzo Maria, di Francesco Stefano di Lorena al figlio.
Il Catasto Onciario del Castello d’Ayrola della Terra di Marcianise del Feudo dell’ Acerra o Cerra, alias Capodrise, 1743.
I Vassalli di Castello Ayrola per svariati motivi si erano traferiti in altre località del Regno e gli ordini per la formulazione del Catasto Onciario stabilivano che tutte le famiglie dei Vassalli, si recassero nella Terra di Marcianise per la presentazione delle rivele.